Plant Nutrition+ capsules: l’inserimento nel substrato di queste capsule è piuttosto semplice, ma da effettuare direttamente con le mani o con pinze dalle punte spesse, poiché con le classiche a punta fine rischiano di scivolare e non affondare. Inoltre l’involucro della capsula non è molto rigido quindi bisogna porre un minimo di attenzione a non schiacciarle durante la manipolazione. In termini di resa ho notato una risposta delle piante, in particolare da parte dell’Echinodorus tenellus, già nella settimana seguente, attraverso abbondanti formazioni di stoloni e vigoria delle nuove foglie. Tale attività metabolica delle piante è stata evidente per circa un mese; successivamente è diminuita, facendomi presumere che evidentemente l’effetto delle capsule tende a terminare prematuramente rispetto a quanto portato nella confezione, dove viene assicurata una resa di 6-12 mesi. Le motivazioni possono essere diverse, una tra queste l’elevata densità di piante sulla superficie, oppure l’inserimento di una quantità minore di pillole rispetto a quella necessaria. A tal proposito mi sembra giusto riportare come da confezione, che una capsula copre un’area di 5x5cm in presenza di folta vegetazione.
Plant Nutrition+ liquid: Tra i due è il prodotto che preferisco. Come già citato si tratta di un fertilizzante settimanale, per cui molto comodo dal punto di vista applicativo ma, come leggerete in seguito, anche aleatorio.
Anche in questo caso, la risposta delle piante al prodotto è stata molto evidente, in particolare da parte delle epifite (Bolbitis, Microsorum e Anubias).
Ho iniziato con un dosaggio dimezzato, ma nelle settimane successive ho riscontrato un incremento di alghe che poteva rivelarsi preoccupante a medio termine. Per recuperare la situazione ho tagliato le foglie particolarmente infestate e oscurato la vasca per 3 giorni, ripartendo successivamente con un fotoperiodo ridotto a 5 ore e sospendendo la fertilizzazione per una settimana. Quindi ho diminuito la somministrazione da 5 ml a 3 ml (che è circa 1/4 rispetto a quella prescritta dalla casa). Il problema alghe é migliorato ovviamente, ciò nonostante non ero affatto contento di ció che era successo e ho cercato di capire quali potevano essere state le cause, senza addossare tutta la colpa direttamene al Plant Nutrition. Sono arrivato alla conclusione che le ragioni potevano essere molteplici e le cito in modo tale che voi, gentili lettori, non potiate ripeterle o per lo meno possano esser suggerimento per una visione dinamica e non statico (1 causa = 1 effetto) di un sistema quale l’acquario.
In primo luogo ho considerato il contesto della vasca: le piante presenti sono maggior parte a crescita piuttosto lenta, inoltre la situazione che si presentava prima di questo “test” era caratterizzata da un livello di nutrienti molto basso, il ché potrebbe aver condizionato il metabolismo delle piante, rallentandolo ulteriormente.
Quindi l’apporto improvviso di una grossa quantità di nutrienti mediante capsule e liquido potrebbe esser stato esagerato per le piante, non abituate evidentemente ad un carico tale.
Altra causa, che mi è stata fatta notare, è il carbone attivo che avevo in uno dei due filtri esterni ormai esaurito, il quale però potrebbe aver rilasciato i nutrienti accumulati precedentemente.
A conti fatti, una serie di errori hanno influito sulla resa del Plant Nutrition, quindi circa 15 giorni fa ho deciso dare un “rinfrescata” alla vasca, apportando una potatura generale piuttosto drastica, e ripartendo con un piano di fertilizzazione più ragionato e ovviando agli errori commessi.
In primo luogo ho frazionato la quantità settimanale consigliata di 12 ml circa (nel mio caso), in giornaliera, apportando 2ml di fertilizzante al giorno. Inoltre vista la scarsa quantità di potassio (presente in concentrazione dell’1,03% ) a mio parere, ho aggiunto quotidianamente 3ml di ADA Brighty K e 3 ml di Seachem Excel come fonte di carbonio ulteriore che a quanto pare aiuta a tenere sotto controllo le alghe.
A distanza di due settimane l’attività delle piante è migliorata notevolmente e le alghe sono presenti solo in tracce.
In definitiva, attualmente vengono somministrati 12 ml di Plant Nutrition a settimana, contro i precedenti 3 ml, con risultati molto soddisfacenti. E’ possibile quindi trarre delle considerazioni:
Il fertilizzante in questione è indubbiamente di ottima qualità, ma va utilizzato con attenzione. Probabilmente vista la tipologia di vegetazione avrei potuto usare la versione senza Fosforo e Azoto.
Un consiglio che mi sento di dare è quello di frazionare la somministrazione anche se non tutti i giorni ma ogni due, in modo da evitare un importante carico di elementi. Altro consiglio, dedicato però a chi possiede vasche spinte è quello di affiancare un apporto di potassio.
Un elogio va sicuramente al foglietto illustrativo molto chiaro, nel quale vengono precisati come sia importante iniziare la somministrazione a dosi dimezzate e la regolazione della quantità sulla base delle risposte delle piante. Inoltre viene citata la somministrazione giornaliera in piccole quantità in riferimento a piante in fase di crescita.
In conclusione penso sia doveroso fare delle dovute precisazioni. Quanto scritto sopra è una personale esperienza con i due prodotti Tropica, la quale però non deve essere assolutamente presa alla lettera poiché la breve analisi da me fatta non è basata su procedure sperimentali ben definite.
4 commenti:
Ciao, ho visto che ti rifornisci a San Daniele, sei del friuli? Com'è il negozio? Volevo chiederti come ti sei trovato con il plant substrate di tropica? Voglio buttarmi nel mondo degli aquascape e volevo sapere se il fondo è valido.
Ciao,
si,io sono di Brugnera, mi rifornisco nel negozio Zoolandia a San Daniele perché hanno ottimi prodotti e sono molto preparati, in particolare in materia di aquascape.
Il substrato Tropica é ottimo, sia se usato con ghiaia che con la terra. Te lo consiglio!
Grazie mille, dalla loro mail di risposta mi è sembrato che fossero preparati, per fortuna, potrebbe anche diventare il mio negozio di fiducia, visto che è difficile trovare un negozio di gente preparata.
Comunque grazie mille per l'impressione sul substrato tropica, putroppo in rete non si trova molto!
figurati, é un piacere. Hai ragione, é difficile trovare persone preparate e questo é uno dei motivi per cui l'acquariofilia dolce ed in particolare l'aquascaping non prende piede.
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