The Concept

Arrivo in paese e trovo gran festa. Parcheggio l’auto ai piedi del monte, indosso scarponi, zaino e controllo che la macchina fotografica sia a posto. Man mano che mi allontano dal borgo in direzione del sentiero, le voci della gente vengono subentrate dal silenzio del bosco. Ad attendermi due giovani caprioli, insolita presenza vista l’ora pomeridiana, che probabilmente si sono recati nei pressi del torrente per abbeverarsi. Un breve incrocio di sguardi e in un batter d’occhio vengono inghiottiti dalla vegetazione; continuo il mio percorso, attraverso più volte il letto del torrente, recentemente recuperato con adeguate opere di ingegneria naturalistica e mi inoltro sempre più nella boscaglia. Di fronte a me sempre lo stesso sentiero, ma che ogni volta riserva nuovi sfondi. Si tratta di un luogo ove l’opera di violenti temporali cambia spesso il paesaggio, abbattendo qualche albero, provocando delle piccole frane. Un luogo dove la luce penetra esclusivamente per filtrazione tra le chiome degli alberi e si respira un’aria leggermente rarefatta, umida ma fresca; le felci e muschi fanno da padroni così pure piante dal fogliame tendenzialmente succulento. Durante il cammino cerco di scrutare più dettagli possibili, scatto foto e ascolto i suoni del bosco. Il paese é ormai lontano ed il cellulare non riceve: mi siedo su una roccia nel letto del torrente con gli scarponi immersi nell’acqua e colgo una manciata di ghiaia, composta da ciottoli di granulometrie e tonalità diverse. Particolare interessante che avevo cercato di ricreare in vasca ma con scarso successo, capisco in quel momento il perché. Successivamente alzo lo sguardo ed osservo con attenzione ciò che mi circonda. Incredibili associazioni di forme, colori, prospettive che nemmeno il miglior testo di architettura saprebbe illustrare; Per un istante la lancetta del tempo si ferma, nessuna percussione. Il dettaglio che potrebbe fare la differenza nel futuro layout potrebbe essere celato ovunque e non è facile trovarlo in mezzo a tanta perfezione;
Una perfezione quella della natura che non a caso ispira architetti e designer contemporanei. Cosí anche nell’aquascape lo studio del giusto concept è prerogativa essenziale per la realizzazione di layout che trasmetta emotività. In ogni realizzazione cerco di inserire dei particolari che inducano l’osservatore a soffermarsi e meditare per qualche istante ricreando, anche se per un brevissimo istante, le stesse emozioni che io provo passeggiando nel bosco.




2 commenti:

Andrea Perotti ha detto...

Sai Andrea ... sei un ottimo scrittore. Davvero! Hai trascinato anche me in quella passeggiata, ero seduto al tuo fianco su quella roccia, ho sentito quell'aria frizzante ed umida, l'hp assaporata. La magia della natura e della vita è ovunque, dappertutto, basta coglierla ed entrarvi in sintonia e ci dirà molte cose...

Andrea Ongaro ha detto...

Ti ringrazio davvero Andrea! le sensazioni che hai citato sono esattamente quelle che volevo trasmettere. Solo percependo ció che ci circonda possiamo trarne il massimo beneficio ed ispirazione.