ADA Power Sand: esiste un’alternativa?

L’allestimento di un fondo seguendo il protocollo previsto da ADA comprende l’utilizzo di due elementi principali, il Power Sand e l’Aquasoil, oltre ad altri prodotti accessori che per ora non vado a descrivere.

E’ mio desiderio trattare in questo testo del Power Sand e di una soluzione alternativa all’uso di questo prodotto.

Come da catalogo, il Power Sand è un fondo composto da Roccia vulcanica arricchita con sostanze fertilizzati e torba. Nella versione Special troviamo inoltre dei batteri liofilizzati (Bacter 100) e del carbone attivo (Clear super). La composizione è piuttosto semplice, quindi riproducibile con altri prodotti reperibili sul mercato con maggiore facilità.

Nei due allestimenti presentati precedentemente ho utilizzato una formula alternativa al prodotto sopracitato, ottenendo comunque ottimi risultati per quanto riguarda la crescita delle piante e mantenimento delle caratteristiche fisiche del substrato. La miscela è cosí composta:

  • Wave Master gravel: una ghiaia fertilizzata proposta dall’azienda Wave, composta da un materiale argilloso e poroso.
  • Carbone attivo: in questo caso la marca non fa differenze, l'importante è che sia un prodotto di buona qualità. Io ho usato il Wave aXorb.
  • Batteri liofilizzati: anche in questo caso non me la sento di consigliare una marca in particolare. Ho provato sia ADA bacter 100 che SHG RI AKTIVE, ottenendo con entrambi ottimi risultati anche per quanto riguarda la maturazione del filtro.

Unico elemento che contraddistingue la formula proposta è l’assenza di torba. Il motivo di tale scelta è legato all’utilitá relativa di questo elemento. Infatti, non apporta quantità di nutrienti capaci di fare la differenza, inoltre il rilascio di acidi umici conferirebbe una colorazione giallastra all’acqua, poco gradevole nel contesto di un layout adibito alle piante. Infine l’azione acidificante è contenuta se paragonata a quella dell’Aqua soil.

Ora, giusto per dar onore a chi se lo merita, mi sembra opportuno puntualizzare che quanto presentato sopra è un’idea che mi era stata proposta dal mio negoziante di fiducia Riccardo per l’allestimento della mia prima vasca con ADA (Breath). Visti i risultati, ho voluto utilizzare la stessa tecnica anche per il secondo allestimento, ottenendo come da aspettativa, un risultato piú che soddisfacente. Da non sottovalutare inoltre il risparmio economico riscontrato.

Questo articolo ovviamente non è volto a criticare le qualità del Power Sand, ma solo a mostrare soluzioni alternative, applicabili non solo alla filosofia ADA, ma anche alle proposte di altre aziende.

Ritengo che la ricerca di nuove soluzioni sia particolarmente stimolante in un settore come questo, ricco di variabili e in continua evoluzione. Si tratta di guardarsi attorno, studiare i prodotti, le loro caratteristiche ed usarle a proprio favore. Il mio desiderio con quanto scritto è quello di far capire al lettore che non deve fossilizzarsi su particolari concetti. Leggo spesso di gente che per avere una vasca “ADA” deve per forza acquistare tutti i prodotti dell’azienda. Ció non è assolutamente vero, in primo luogo perché non esiste uno stile ADA, successivamente perché si possono ottenere ottimi risultati con soluzioni alternative e con occhio verso il risparmio.

23 commenti:

svenjova ha detto...

Bravo, pure io ho in mente un progettino del genere. Allestire un acquario stile ADA senza necessariamente usare solo prodotti ADA che costano una cifra.
Ti sei trovato bene con la combinazione che hai usato?
Riscontrato delle difficoltà con questo fondo?
Io userò altri componenti, e speriamo in un buon risultato.

Ciao by svenjova

Andrea Ongaro ha detto...

Si si mi sono trovato bene, tanto che l'ho usato anche per questo secondo allestimento...Non ho riscontrato particolari difficoltá a parte le normali necessitá di un substrato simile, quali frequenti cambi d'acqua per il primo mese, finché la terra non termina di assorbire carbonati.
Buon divertimento per il nuovo progetto!!

Unknown ha detto...

ciao, complimenti per gli esperimenti.
Posso sapere in che rapporti hai usato il Wave Master gravel e il carbone attivo?
Grazie

Ciao
Lorenzo

Andrea Ongaro ha detto...

Ciao Lorenzo,
ti ringrazio, spero possano tornare utili!!
Non posso darti una ricetta ben definita, ma nella mia vasca ho usato circa 8 l di Wave Master Gravel, un sacchetto di Carbone attivo (175g) e circa 8 capsule di batteri.
In sintesi, dovresti coprire tutta la superficie interessata con il Master gravel in modo da formare 1-2 cm di spessore, poi metti il carbone attivo sopra fino a coprire per un buon 70% ed infine spargi i batteri uniformemente. Successivamente metti la terra allofana che piú ti piace.
Spero di esser stato abbastanza chiaro, altrimenti ricontattami pure.
ciao ciao
Andrea

Unknown ha detto...

Grazie per le precisazioni... Purtroppo quando ho riallestito la vasca principale non sono riuscito a trovare il Wave Master Gravel e ho preso la power sand (che tra l'altro non avevo mai usato)...

A distanza di un mese sono riuscito a trovarla a 5 km da casa mia....Quindi probabilmente riutilizzerò i tuoi preziosi consigli per allestire un cubo

Ciao
Lorenzo

PS
Buon anno :)

Andrea Ongaro ha detto...

Bene bene, hai comunque usato un prodotto di indiscutibile qualitá.
Grazie per la fiducia :)!!!
Buon anno anche a te Lorenzo!

Unknown ha detto...

Sono passati 4anni da questo utilissimo articolo che mi sta facendo riflettere. Mi chiedo ok per gravelit o lapillo vulcanico ok per carbone e batteri mi fido che la torba non è fondamentale ma a mio parere mancano comunque le sostanze fertilizzanti presenti nel power sand quindi volevo chiederti cosa ne pensavi del proda fondo vivo composto sostanzialmente da gravelit o qualcosa di molto simile + minerali e ferro?
Grazie
M.

Andrea Ongaro ha detto...

Ciao Matteo e grazie per essere intervenuto. La tua domanda é piú che lecita in quanto il gravelit non presenta gli stessi contenuti in termini di nutrienti del powersand, ma resta secondo la casa produttrice un fondo fertilizzato, probabilmente con caratteristiche molto simili al Prodac fondo vivo. Ora, le motivazioni che rafforzano l'uso di questa soluzione sono sostanzialmente due:
1- il fondo ADA Amazonia era fino a un anno fa un prodotto particolarmente carico di nutrienti, il che era piú che sufficiente senza ulteriori apporti.
2- Il powersand é un fondo a lento rilascio e inizia a diventare importante quando la terra perde gran parte delle sue proprietá. Quindi a chi come me un allestimento dura un anno scarso, diveniva un dispendio inutile di denaro.
Infine per chi vuole far durare la propria vasca piú anni, puó tranquillamente integrare con gli ADA multibottom o ironbottom ed ecco che il problema é ben che risolto.

Unknown ha detto...

Grazie a te Andrea per la risposta e complimenti per le tue vasche! Ne approfitto per chiederti un consiglio.
Premesso che Escludo a priori la power sand per via del prezzo proibitivo. Vorrei allestire un piccolo 30l con new amazzonia, date le ridotte dimensioni della vasca credo potrebbe andare anche come fondo unico, ma ho paura che si compatti troppo creando zone anossiche. Te che mi consigli di fare usarla come fondo unico e al caso integrare con tabs se decido di tenerla più di un anno o tentare con fondo vivo o gravelit?

Andrea Ongaro ha detto...

ma ti pare e comunque grazie per i complimenti.
Per una vasca come la tua basta il fondo amazonia, il rischio che si formino zone anossiche causa compattamento é molto basso, a patto che tu non vada continuamente mettere le mani sugli arredi per fare spostamenti. Quando il fondo sará esaurito potrai tranquillamente integrare con i bottom, ho constatato maggiori benefici con gli iron, piú che i multibottom

Unknown ha detto...

Grazie! Allora procedo con Amazzonia come fondo unico, spero di riuscire a gesterla!

Andrea Ongaro ha detto...

Vai tranquillo Matteo, se hai qualche dubbio sulla gestione fammi sapere!

Danilo ha detto...

Ciao è da tempo che ti seguo farti i complimenti mi sembra scontato crei delle vasche spettacolari.
Volevo usare questa combinazioni, ma vorrei che durasse il più possibile se possibile minimo due anni o anche più, cosa mi consigli per raggiungere il mio scopo?
Un saluto

Danilo

Andrea Ongaro ha detto...

Ciao Danilo,
prima di tutto grazie per i complimenti!
Per quanto riguarda la tua domanda, secondo me il metodo che uso va benissimo anche per vasche destinate a lunga durata: il master gravel, pozzolana, lapillo vulcanico, sono tutti materiali che oltre ad essere grossolani mantengono la loro struttura nel tempo, tant'é che con un po' di pazienza, una volta smantellata la vasca si possono recuperare per il successivo allestimento. Oltre a questo non trovo sia necessario aggiungere altro: ovviamente il fondo ADA nel tempo va integrato con stic come Iron bottom o multibottom.
Ciao!

Danilo ha detto...

Grazie sei stato gentilissimo, conosci i prodotti Tropica? In particolare ho visto il Plant Growth Substrate ne ho sentito parlare bene.
Ciao

Andrea Ongaro ha detto...

eh, figurati, é un piacere.
Per quanto riguarda i prodotti Tropica, ho avuto modo di utilizzarli diverse volte e secondo me hanno un ottimo rapporto qualitá/prezzo e quando posso li consiglio a tutti coloro che voglio allestire una vasca, senza voler complicarsi la vita utilizzando terre. Per darti un'idea, il mio allestimento intitolato "the shelter" é stato realizzato proprio utilizzando fondo fertile tropica.

Danilo ha detto...

Ok ti ringrazio, visto che sono un principiante e devo allestire un 125l credo che opterò per tropica anche per una questione di costi ora vado a vedere "the shelter" ;)

Andrea Ongaro ha detto...

si si, secondo me é un'ottima soluzione. Ti consiglio di acquistare anche il relativo fertilizzante liquido, nello specifico il Plant Growth Specialised Fertiliser nel caso tu voglia allestire un acquario densamente piantumato.

Danilo ha detto...

Ciao, allora ho difficoltà a trovare il fondo Tropica invece ho già preso i due fertilizzanti.
Quindi volevo procedere con il fondo presente nel tuo articolo ricoperto di New Amazonia o Ebi Gold Water Plant Soil Powder che mi costerebbe la metà.
Facendo un acquario 30l molto piantumato con un prato di calli co2 e led ada ed osmosi che durata potrebbe avere?
Riuscirei ad arrivare a due anni?
Ho letto che si può integrare, ma le capsule durano qualche mese e costano...
Grazie

Danilo ha detto...

Ciao secondo i miei calcoli dovrei usare per un 30l 30x30x35 netti credo 25l
24gr di carbone
1l di gravel
una capsula di batteri giusto?
Scusa le troppe domande ma non vorrei sbagliare...

Un saluto Danilo

Andrea Ongaro ha detto...

Ciao Danilo!
mi spiace tu non sia riuscito a recuperare il fondo Tropica: ti inoltro questo link dove puoi trovare i punti vendita in Italia, magari c'é qualche negozio dalle tue parti:
http://www.rareaquaticplants.com/index.php?option=com_kunena&func=view&catid=109&id=38166&Itemid=225

Comunque in alternativa ci sono altre soluzioni di fondi che non alterano i valori dell'acqua come ad esempio la flourite sand di Seachem.
Nel caso tu voglia usare una terra, beh, quella da te citata non l'ho mai vista fin ora e anche se dubito possa essere tanto diversa dai prodotti piú blasonati, non mi sento di darti garanzia in merito all'efficacia. Considerando che in termini di quantitá, per una vasca come la tua ci vorrebbero circa 6l io comprerei un prodotto di cui é nota la qualitá andando a spendere davvero poco di piú.
1 litro di gravel dovrebbe bastare, per quanto riguarda il carbone metti un po' a caso, non serve una quantitá precisa, basta una spolverata su tutta la superficie, stessa cosa vale per i batteri.
In merito alla durata, non si possono fare previsioni, ma acquari del genere possono durare anni, basta essere costanti nella manutenzione il segreto sta tutto lí credimi e ovviamente evitare di estirpare piante smuovendo cosí la terra.
Infine se il tuo timore é quello di sbagliare mandami pure delle foto che se posso qualche dritta te la do volentieri!
A presto!

Danilo ha detto...

ok ti ringrazio ho provveduto a prendere gli altri prodotti per il fondo, ho fatto il test dell'acqua di rubinetto tagliata con il 60% d'osmosi in quanto è molto dura ed i valori mi sembrano buoni.
ph 7.1
gh 9
kh 6
poi a fine mese quando comincio ti aggiorno.
Un saluto

Andrea Ongaro ha detto...

I valori vanno bene, se riuscissi a mantenerli costanti potresti piantumare tranquillamente subito poiché le piante non subirebbero stress iniziando cosí a vegetare in pochissimo tempo. Il problema delle terre é appunto la saturazione....resto in attesa di aggiornamenti, meglio con immagini allegate :-)